NOVENA AVANTI LA FESTA DEL S. PADRE AURELIO AGOSTINO VESCOVO D’IPPONE E DOTTORE ESIMIO DELLA S. CHIESA LA QUALE COMINCIA A’ 19 DI AGOSTO DEDICATA … D. CATTARINA D’ORIA-GRIMALDI

Provenienza: Biblioteca T. Stigliani, inventario n. GAT 2552, collocazione Gattini R 0166

Collezione: Gattini

Tipo documento: Testo a stampa (antico)

Livello bibliografico: Monografia

Classificazione: Religione/storia

Lingua: Italiano

Autore Principale: Aurelio Agostino (santo)

Autore Secondario (Incisore): Nicola Billy

Titolo: Novena avanti la festa del S. Padre Aurelio Agostino vescovo d’Ippone e dottore esimio della S. Chiesa la quale comincia a’ 19 di agosto dedicata … D. Cattarina D’Oria-Grimaldi

Anno Pubblicazione: 1762

Editore: In Napoli : nella stamperia Simoniana, 1762

Descrizione fisica: [32], 163, [1] p. : ant. calcogr. ; 8°

Segnatura: Segn.: a-b8 A-K8 L2

Impronta: deo- lei- heon toci (3) 1762 (R)

Marca tipografica: Non è presente

Filigrana: Non è identificabile (cerchio con figura illeggibile e croce?)

Note sull’esemplare: Il frontespizio presenta il timbro della Biblioteca Provinciale di Matera, e la collocazione in penna blu “Gattini R 166”, nonché la numerazione a matita 184507. Vi è inoltre un fregio grottesco con decorazioni floreali.

L’antiporta presenta un’incisione di San Agostino nelle vesti di vescovo, intento a scrivere un testo (si intravede sulla pagina : “De Doctrina Christiana Libri Quatruor”). Il Vescovo volge lo sguardo in alto a destra, chiaramente ispirato dallo Spirito Santo.

In basso vi è riportato un estratto dalle epistole di S. Agostino: “Ut discamus invitat suavitas Veritatis Ut doceamus cogit necessitas Charitatis. Epist. 193. Nicolaus Billy del. et. Sculp.”.

Sono inoltre presenti due cartigli manoscritti. Il primo riporta delle considerazioni interamente in latino. Il secondo, più piccolo, è stampato da un lato e vi si legge: “S. Zefir no pa, e Ma. 26 Agosto. Ogni un pretende essei beato, ma non fara, fe nou chi vuol essere giusto. Ag. Ft. Custodia de’sensi per le religioni”, mentre sull’altro lato, manoscritto, si legge: “Memento fui Joanni Galizzi”.